Il Governo continua ad affermare la propria visione del nostro Paese come un tabellone del Risiko,
in cui le nomine sono funzionali alla conquista dei vertici delle Istituzioni, anche culturali. Ci preoccupa - dichiara Daniele Giordano, Segretario generale CGIL Venezia - la spregiudicatezza con cui, anziché entrare nel merito delle questioni, si preferisce ridurre tutto a un campo di battaglia inesistente.
Particolarmente gravi sono le parole del Senatore Speranzon, che denuncia la propria assoluta assenza di decoro istituzionale celebrando la conquista di un “feudo della sinistra”. La Biennale è una delle più importanti Istituzioni culturali del mondo, con un enorme rilevanza internazionale e un altrettanto grande impatto sul territorio metropolitano di Venezia. È agghiacciante pensare che venga esplicitamente inserita in un progetto per controllare “ogni sede culturale e sociale della nazione”.
Come Cgil vorremmo che si parlasse della nostra industria culturale, di quale ruolo può assumere la Biennale in questo senso e di come da Venezia possa partire un nuovo progetto che mette al centro la produzione culturale e il rispetto dei diritti di chi lavora.
Nel merito della designazione di Buttafuoco - conclude Giordano - attendiamo che sia effettiva, poi valuteremo i progetti e le proposte. Chiederemo, appena possibile, un confronto, perché la Biennale può essere il capofila per attuare quella piattaforma cultura della città che abbiamo lanciato alla presenza del Segretario Generale Maurizio Landini.