Nella giornata di lunedì 06 marzo 2023, un’altra vita è stata spezzata, un altro lavoratore non tornerà a casa.
Michele Davanzo di 41 anni, dipendente di una ditta artigiana metalmeccanica, è morto a seguito di una caduta da alcuni metri mentre stava eseguendo un intervento all’impianto di condizionamento presso la tenuta vitivinicola Sant’Anna di Loncon di Annone Veneto. Sono stati inutili i soccorsi che non hanno potuto far altro che constatare l’ennesimo infortunio mortale in un’azienda del territorio veneziano.
Si continua a morire sul lavoro, con una media di oltre tre morti al giorno, nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri edili, sui mezzi di trasporto, sono più di mille le persone (1090), uomini e donne, che nel corso del 2022 non hanno fatto ritorno a casa.
Come sempre in queste drammatiche situazioni la domanda che ci poniamo è la stessa, si poteva evitare tutto ciò? Sono state rispettate le norme di sicurezza a tutela dei lavoratori? Spetterà alla magistratura stabilire eventuali responsabilità, ma per l’ennesima volta siamo a denunciare l’immobilismo delle istituzioni in un contesto, quello lavorativo, che continua a mietere vittime senza che ci sia un’inversione di tendenza a questo stillicidio.
Non si contano più le iniziative territoriali e nazionali per sensibilizzare la politica sul tema della prevenzione nei luoghi di lavoro, una prevenzione che passa anche attraverso maggiori controlli da parte degli enti competenti, maggiori risorse, una maggior formazione sulla sicurezza e assunzioni immediate in tutte le funzioni di vigilanza a partire dai tecnici della prevenzione degli SPISAL. La CGIL Venezia e la FIOM Venezia si stringono attorno alla famiglia di Michele Davanzo, esprimendo vicinanza e condividendone il dolore. Proclamiamo per la giornata di giovedì 9/03 UN’ORA DI SCIOPERO in tutti i luoghi di lavoro alla fine di ogni turno.