La situazione delle impegnative e i costi delle rette delle residenze per anziani dell’area metropolitana di Venezia è sempre più insostenibile, e la Regione ha scelto di scaricare sulle famiglie i costi di questo disastro.
Come CGIL, tre mesi fa lanciammo l’allarme sulla situazione insostenibile delle rette e sull’esigenza di maggiori risorse pubbliche. Oggi, agli aumenti già deliberati, si sommano quelli che arriveranno nel 2024.
La situazione diventa chiaramente insostenibile e per questo invitiamo tutte le famiglie e le persone anziane a rivolgersi ai nostri sportelli, per presentare i loro casi e i diritti che gli vengono negati, per trovare tutte le formule, anche giuridiche, per poterli tutelare.
La scelta della Regione di non introdurre l’addizionale IRPEF scarica sulle famiglie con i redditi medi e bassi, la becera propaganda sulle tasse. Famiglie che non riescono a far fronte ai costi crescenti delle rette nelle residenze e che adesso devono farsi carico addirittura della retta completa.
Una vergogna inaccettabile, che dimostra come la Regione voglia favorire i redditi alti, continuando a fare propaganda sull’assenza di tasse sulle spalle dei veneziani che avrebbero bisogno di assistenza ed in particolare sulla popolazione anziana.
A questo si aggiunge una programmazione fuori controllo, continuano a nascere come funghi residenze che poi non trovano personale e non garantiscono assistenza adeguata.
L’altro tema su cui sarebbero necessarie le risorse dell’addizionale Irpef, è proprio quello del personale. La fuga dalle Residenze verso la sanità pubblica e privata è ormai costante, questo è dovuto sia ai carichi di lavoro che alle retribuzioni del tutto inadeguate, soprattutto nelle residenze private dove le proprietà continuano a giocare sulla riduzione dei salari e dei diritti.
CGIL, SPI CGIL e FP CGIL chiedono interventi urgenti da parte di Regione ed Enti Locali o le famiglie pagheranno l’ennesima tassa sulla loro salute.
Leggi l'articolo ne La Nuova Venezia del 6 gennaio.