Liste d’attesa, un’emergenza che toglie alle cittadine e ai cittadini le risposte ai loro bisogni di salute.
Le classi di priorità
La Legge Regionale 30 del 2016 prevede l’obbligo da parte del medico prescrittore di attribuire una classe di priorità e indicare il sospetto diagnostico nelle visite specialistiche e negli esami diagnostici. La Legge prevede anche che la prestazione debba essere svolta all’interno del territorio della propria ULSS, avvalendosi dell’intera rete di offerta (pubblico o privato convenzionato).
Viene anche precisato che “almeno il 90% delle prestazioni deve avvenire nei tempi massimi previsti da ogni classe di priorità”, concedendo la possibilità che il restante 10% sia erogato entro 10 giorni per la “classe B” e entro 30 giorni per le altre (vedi sotto).
Sappiamo che spesso ciò non avviene, ma c’è una soluzione:
L’art.3 comma 13 del Dlgs 124 del 29.4.1998, prevede il pagamento della prestazione in regime di libera professione intramuraria, se la ULSS non garantisce il rispetto dei tempi d’attesa. L’utente in questo caso paga solo il ticket (se previsto).
La Regione sostiene che questo articolo ha perso la sua efficacia, ma resta il fatto che le DGR 2066/2006 e 600/2007 prevedono di indicare le procedure per garantire le prestazioni, anche in libera professione intramuraria, e non ci risulta che ULSS3 e ULSS4 abbiano provveduto ad indicare queste procedure.
Queste DGR, che regolamentano quanto previsto dal Decreto Legislativo del 1998, invitando le Aziende ULSS a indicare le procedure per prevedere che, al superamento dei tempi d’attesa, le prestazioni siano erogate all’utente in regime di libera professione intramuraria nei tempi previsti. Inoltre, questo deve avvenire con prenotazione a carico dell’Azienda e senza oneri per l’utente se non l’eventuale ticket.
Attenzione alle classi di priorità!
Classe | Definizione | Tempo massimo d'attesa |
U | Urgente | Entro 24 ore |
B | Breve attesa |
Entro 10 giorni dalla presa in carico |
D | Differibile |
Entro 30 giorni dalla presa in carico |
P | Programmabile |
Entro 30/60 giorni dalla presa in carico |
Il Centro Unico di Prenotazione
Secondo la LR 30/2016, il CUP provinciale ha le agende di prenotazione, che devono essere centralizzate (pubblico e privato convenzionato) e non possono essere chiuse. Si prevede inoltre che le prestazioni debbano essere prenotate esclusivamente tramite CUP.
La ULSS nomina un CUP manager, che ha il compito di monitorare prenotazioni ed erogazioni. È inoltre attivato un numero verde regionale per segnalare criticità legate ai tempi di attesa.
Il CUP prevede un sistema di recall, per ricordare all’utente la data della prestazione e ricevere una eventuale disdetta. ATTENZIONE: l’assistito che non si presenta e non ha disdetto è tenuto al pagamento della prestazione.
Per i percorsi diagnostici (oncologici, cardiopatici, neuropatici, broncopatici), il criterio deve essere quello della presa in carico del paziente, che dunque dovrà essere esonerato dall’effettuazione della prenotazione delle diverse prestazioni oggetto del percorso.
Monitoraggio e liste d’attesa
Sempre secondo la LR 30/2016, il Direttore Generale nomina i componenti del Tavolo di Monitoraggio dell’ULSS sulle liste d’attesa, dove ci sono i rappresentanti degli utenti con compiti di verifica dell’offerta aziendale e anche un eventuale utilizzo di istituti contrattuali per risolvere problematiche.
Il Direttore Generale deve, inoltre, produrre ogni anno un documento di analisi e previsione della domanda e dell’offerta delle prestazioni. È previsto anche che il DG debba ricevere, almeno un giorno a settimana, gli utenti.
Scarica il modulo per richiedere che la prestazione venga eseguita in regime di libera professione intramuraria!
ULSS3 SCARICA QUI – Da inviare a
ULSS4 SCARICA QUI – Da inviare a
Nel caso in cui la ULSS, in seguito al sollecito, decida di non far rispettare quanto previsto dalla legge nazionale, rivolgiti alle nostre sedi!