La Cgil di Venezia ha aderito al presidio del 21/09 in campo San Geremia indetto da Rete degli studenti Medi Venezia-Mestre e Udu Venezia a seguito della morte di Giuliano De Seta a Noventa di Piave.
"Uno studente non può morire in azienda per guadagnare qualche credito formativo" affermano Tiziana Basso (segretaria generale Cgil Veneto) e Ugo Agiollo (segretario generale Cgil Venezia).
"La strage sul lavoro prosegue, a livello nazionale e in Veneto, tra le peggiori regioni italiane sotto questo profilo. Chiediamo un cambiamento immediato, servono interventi urgenti sia da parte datoriale che sul piano istituzionale, per rendere sicuri i luoghi di lavoro. Finché non ci sarà una svolta, finché non sarà fatto tutto ciò che è possibile per contrastare i tantissimi infortuni (spesso letali) che colpiscono quotidianamente lavoratori maturi ed esperti, far correre inutili rischi ai ragazzi che frequentano le nostre scuole è inaccettabile e irresponsabile. Devono stare in classe, in un ambiente protetto, e non rischiare la vita in fabbrica per guadagnare qualche credito formativo. È ciò che è successo a Giuliano De Seta alla BC Service di Noventa di Piave, morto schiacciato da una lastra di metallo. Una tragedia che si fa perfino fatica a pronunciare. Vogliamo innanzitutto giustizia e ci mobiliteremo affinché non succeda mai più. Non si può morire di lavoro, tanto meno da studenti".